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The Tarrants

Page history last edited by PBworks 16 years, 1 month ago

THE TARRANTS

L'Heavy Metal su Bob sembrava dimenticato. Dopo un periodo di successo negli anni subito dopo la battaglia di Cepinski, i momenti più recenti hanno visto nascere un tipo di musica più sperimentale, di matrice sintobiologica, come i lavori delle band emergenti aquitane. Inoltre, abbiamo assistito anche al revival delle musiche nazionali, in Nabukovia, e di una new wave bravelandiana ispirata all'introspezione con una forte componente elettronica.

Tutto questo fino all'arrivo sulla scena musicale del fenomeno Tarrant.

Si inizia a parlare di loro circa un anno fa, ma le loro origini sono avvolte nel mistero.

 

Più che un gruppo musicale, sono una leggenda. Nel giro di un solo anno, la formazione ha tenuto concerti ai quattro angoli di Bob: nei locali underground di Nevograd, sugli atolli della Cintura di Albione, nelle città di vetro di Braveland, nell'Auditorium a Doppia Elica di Ville Lumière e persino date segrete nei territori controllati dai Clan. I fan impazziscono per questi quattro ragazzi che - si sussurra - hanno per manager niente meno che un'AI di sconosciute origini, nota con lo pseudonimo di Wolfgang.

 

Il segreto di tanto successo? La formula è semplice: prendere spunto dall'attualità, introdurre nelle canzioni la brutalità del mondo dei Mech Warrior, anche con suoni raccolti direttamente sui campi di battaglia e dalle strumentazioni elettroniche di guerra. Il mondo "civile" ama le forti emozioni che la devastante orchestrazione delle canzoni scatena.

Il mondo "rogue" dei territori contesi di Alpha Mater li riconosce come la voce che non ha mai avuto, per gridare fino nel cuore delle nazioni ricche e pacifiche. In bilico tra mitologia del Mech Warrior e scatenata rabbia berserk, fra violenza e inno, la musica dei Tarrant - e le loro graffianti liriche - non lascia mai indifferenti.

 

Recentemente i pettegolezzi parlano di un prossimo concerto nell'inedita location della Torre dei Mech Warrior.. ma non c'è nulla di certo ancora, per cui, amici fan, restate in contatto!

 

NEWS

Un comunicato della band sta facendo il giro di BOB tramite i canali undreground.

E' ufficiale; la sera del 9 gennaio i Tarrant si esibiranno in un concerto a sostegno del movimento antiTAV nel Mare d'Erba. La data fissata vuol essere il culmine dell'ultimo tour in corso che nel suo svolgersi ha preso pian piano una piega decisamente politica e di denuncia. All'inizio la band ha cominciato col gridare qualche slogan politico o antitav durante i concerti finchè non è divenuta un'abitudine, per arrivare infine a scrivere e presentare ben 2 pezzi inediti lungo il tour; Trans Alpha mater Vector e Sui governi d’oggi…

Due brani che alcune autorità federali non hanno esitato a definire insurrezionalisti .

Tutto questo non ha fatto che aumentare esponenzialmente il successo e la fama che il gruppo riscontra presso i giovani o certi ambienti di opposizione e soprattutto lungo tutti i territori contesi, dove si aggirano i vari Clan Mech. Certo, i Tarrant, non sono i beniamini di tutti i clan; sicuramente non ha fatto piacere al Clan Karinzov o al Clan Morgenstern passare sotto la forca dei testi di Ninna nanna di Karinzov o Sono troppo critico. Anche a Klaus Verboten e al suo Gottessohnen non è andata certo meglio, in Voglio una secessione… non è stato certo trattato coi guanti. Addirittura, la band, parrebbe non guardare in faccia neanche al ben più temuto e rigido Gotterdammerung; se si intravede una certa qual simpatia per il Capitolo in brani come Colonnello che Brucia o Rasputin, in I Funerali di 3V vengono messe alla berlina alcune debolezze dello stesso. Comunque in tutti e tre i casi vengono toccati argomenti che l'organizzazione reputa taboo se non addirittura blasfemi. Comunque non si è potuta raccogliere una posizione ufficiale del Gotterdammerung sui testi della band da quando questo è stato dichiarato fuorilegge dalla Federazione. Possiamo però concludere che i Tarrants si sono ben guadagnati l'etichetta di gruppo scomodo.

 

MASSACRO AL CONCERTO

La notte è buia e piena di urla. I grifidi selvatici ululano come demoni dietro il nostro fuoristrada: sembra che già sappiano che presto scorrerà sangue. "E' tutto tranquillo" ci rassicura Zahr, un giovane mech warrior che è la nostra guida ufficiale. "Qui alla Torre dei Mech Warrior c'è sempre stata tregua fra i clan." Zahr appartiene al Clan Tempesta, che qui è il guardiano. Sono le sue truppe che pattugliano e fanno rispettare i patti. Anche se stasera il concerto e il servizio d'ordine sono a cura del Clan Carinzov… lo accenno a Zahr, ma lui per tutta risposta fa urlare il motore mentre sale la strada sassosa. Siamo sullo spiazzo del concerto. Le luci sono accecanti, il palco sembra il ponte di una nave da guerra, protetto dalle mitragliatrici di due giganteschi Mech. "Sono solo di rappresentanza" commenta Zahr, mentre ci avviciniamo. E in effetti nonostante il caos, l'atmosfera è di festa e di eccitazione, un mare di folla in cui ci gettiamo entusiasti. La band di apertura ha appena lasciato il palco. Il pubblico è un vortice di facce e colori. Sembra che tutti i giovani di Alpha Mater siano qui, vitali, felici, arrabbiati… gli alternativi della Federazione, arrivati con mezzi di fortuna, i giovani ribelli Nabukovi, e i ragazzi dei Territori, orgogliosi nelle uniformi dei loro Clan... Stasera sono tutti insieme, tutti sotto la stessa bandiera, uniti dal grido di battaglia dei Tarrant. La loro energia fa vibrare la terra, o forse sono gli aggiustamenti degli enormi sinto-bio-amplificatori? Ci facciamo largo grazie al nostro pass di giornalisti di "Clutch It", la "bibbia della musica" di Ville Lumière e di tutta Alpha Mater... Il servizio d'ordine, a cura di impassibili gorilla del Clan Carinzov, ci fa passare senza storie. Ci spingiamo sotto il palco. Ed ecco che le luci impazziscono, la folla ruggisce, e i Tarrant escono sul palco. Ogni altra cosa scompare. Potenza allo stato puro. Anche chi, come noi, ha già visto la band dal vivo altre volte, resta sconvolto dalla pura adrenalina distillata dalle casse di Frau e compagni. Ogni nota è un colpo, un missile, una dichiarazione di guerra. La chitarra geme come un angelo caduto, il basso è il cuore del pianeta che pulsa impazzito, la batteria ha la potenza di un fuoco d'artiglieria.. e la voce.

La voce ci fa impazzire tutti, e dopo un minuto stiamo tutti cantando al ritmo di Colonnello che Brucia e Sui governi di Oggi. Ma è quando attaccano le prime possenti note di Tower of War che scoppia il casino.

Mentre la folla inizia il pogo sul ritornello, il cantante si spinge avanti sul palco per incitarla. E immediatamente si accascia al suolo, coperto di sangue. Gli altri tre gettano gli strumenti, la chitarrista lo soccorre, anche lei è coperta di sangue, grida. Le sue grida strozzate nel microfono per un attimo congelano la scena, come se fosse l'intero universo a urlare, in un attimo di angoscia cosmica. Poi tutto esplode. Il pubblico non capisce più niente. Intorno a noi tutti urlano in preda al panico, cercano di salire sul palco, si gettano su un ipotetico attentatore, si feriscono nel tentativo di non farsi calpestare. Il servizio

d'ordine forma un cordone, la folla impazzita lo carica. Vengono tirati lacrimogeni. Il pubblico indietreggia, poi si riorganizza, e il cordone viene sfondato. La gente dialga sul palco, i Tarrant sono sommersi, mentre sul fondo si sentono esplosioni di armi da fuoco. E' in questo momento che con un ronzio sommesso e letale, impercettibile, le mitragliatrici dei mech ruotano in posizione. Zahr, da vero mechwarrior, lo sente anche al

di sopra del finimondo, e ci spintona sulle schiene degli altri per portarci fuori. "Via via via!" riusciamo a riemergere appena in tempo, mentre le armi antipersonale aprono il fuoco sulle migliaia di ragazzi ancora intrappolati fra le transenne. Esplosioni, urla, sangue, fumo… il concerto è diventato un massacro. Ma non abbiamo ancora visto nulla. Allertati dal casino, i mech e i soldati del Clan Tempesta fanno il loro ingresso sulla scena. "Che cazzo succede Zahr?" tossisco "E' il protocollo Alleanza!" sputa lui, una mano sul braccio ferito "è partita la procedura di elimizazione per chi infrange i patti dei Mech Warrior." La sua faccia, pallidissima, è tirata in un'espressione di orrore. Sentiamo il sibilo dei missili, lampi squarciano la notte, mentre cerchiamo di trovare un riparo. Impossbile raggiungere la macchina, anche ammesso che un mech non l'abbia sfondata.. tutta la zona intorno al concerto sembra un formicaio da cui una massa disperata si riversa fuori come uno sciame impazzito. Impietriti, sconvolti, affascinati dal terrore, restiamo a guardare il cielo arrossato dai lampi dei laser. Non sappiamo di preciso a cosa abbiamo assisito, né perché né come è successo, ma sappiamo una cosa di certo: Questa è la goccia di sangue che farà traboccare il vaso della guerra.

 

L'incredibile palco allestito dai Tarrants e uno dei torreggianti mech che sostavano dietro questo.

 

Seppur in mancanza di notizie ufficiali pare che il cantante dei Tarrant, Amedeo Frau, dopo l'attentato sia stato trasportato, dopo aver ricevuto un primo soccorso, al Policlino Gran Duca Ubaldo I di Grand Soleil; uno dei migliori centri medici al mondo che solo pochi eletti possono permettersi. Se la notizia fosse confermata si potrebbe tirare un sospiro di sollievo per il giovane artista.


ALBUM

 


LIRICS

 

  1. Manipolando il mio DNA
  2. Rasputin
  3. Oceano di dati
  4. Tower of War
  5. Settlers on BOB
  6. My Shell
  7. Miele o fiele!
  8. Luce invisibile
  9. Colonnello che brucia
  10. Voglio una secessione… (Verboten Re-Pride)
  11. Sui governi d’oggi…
  12. Trans Alpha mater Vector
  13. Bestie da guerra
  14. DROP!
  15. Ormone
  16. I funerali di 3V
  17. Sono troppo critico


MEMBERS

 

 

 

  • Amedeo Frau Vocalist
  • Azzurra Pieracci Electric Guitar
  • Diana Nobili Bass Guitar
  • Daniele Maas Drummer

 



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